L'Autore
ALBERTO POZZOLINI
Alberto Pozzolini (Santa Croce sull’Arno, 1933-2017) ama i libri, il cinema, la musica e la danza. Le arti visive le guarda: e passa. Dei poeti diffida. Ama anche il calcio. Ha lavorato undici anni a Milano: Piccolo Teatro, Pirelli, Rizzoli. Ha fondato, tra l’altro, il Festival teatrale di Borgio Verezzi, Teatro Limite, il Teatro del Ladro di Ciliegie. Ha pubblicato libri (“Che cosa ha veramente detto Gramsci”, Ubaldini-Astrolabio, Roma, 1968, ecc.). Ha firmato regie di spettacoli teatrali (“Zoo di vetro” di Tennessee Williams, Teatro Duse, Bologna, 1960, ecc.). Ha ricevuto alcuni premi: nel 1975, a Riccione, il Primo Premio per la miglior commedia teatrale dell’anno; nel 1988, da “Playboy” il Primo Premio per la miglior novella erotica dell’anno; nel 2015, a Certaldo, il “Chiodo d’Oro” di Mercantia, ecc. Il libro che ama di più? “Alla ricerca del tempo perduto” di Proust. Il film che ama di più? “Fanny e Alexander” di Ingmar Bergman. L’opera che ama di più? “Die Soldaten” di Bernd Alois Zimmermann. La coreografa che ama di più? La tedesca Pina Bausch. La squadra di calcio che ama di più? Il Torino. Quaranta anni come insegnante negli istituti secondari superiori. Trenta anni di giornalismo televisivo dopo una performance (1978) in “Scommettiamo?”, spettacolo a quiz, condotto da Mike Bongiorno su RaiUno. La sua citazione preferita? “Via da me un po’ di Me” (Guido Ceronetti). Ma anche: “Sono stato giovane e ora sono vecchio” (Salmo 37)…